IL RICORDO

daIl lavoratore Valtellinese”: settimanale fondato nel 1897 - N° 13 del 2 aprile 1986

 

E' scomparso alla fine di marzo il Cav. Renzo Antamati di Tirano

RICORDO DI UN ARTIGIANO-ARTISTA

di B.C.L.*

 

E' mancato venerdì scorso a Tirano, sua città natale, all'età di 86 anni, il noto artigiano-artista del ferro battuto e del rame sbalzato cav. Renzo Antamati, fondatore e gestore per tanti anni di una celebre bottega che rinnovava i fasti della Tirano medioevale in materia di lavorazione dei metalli.

Antamati aveva saputo destare l'attenzione di non pochi estimatori sulle sue opere, a cominciare dai suoi illustri concittadini letterati Paolo Arcari e Balilla Pinchetti. Fu senza dubbio l' artigiano sul quale più - e più autorevolmente - è stato scritto (Il suo più recente biografo è stato Renzo Sertoli Salis che gli ha dedicato ampio spazio in diverse pubblicazioni).

 

Pietà Antamati Giana

Particolare

Fra le opere più importanti di Renzo Antamati vanno ricordati: « La pesca miracolosa» posta sulla casa parrocchiale di Tirano, il pannello dell'Apparizione della B.V. a Madonna, «Le arti» nell’atrio del Cinema Mignon (tutti sbalzi in rame) e diversi ritratti, oltre numerosi ferri battuti fra i quali primeggiano la porta del campanile della Basilica della B.V. e il «Cristo in preghiera» nella cappella dell'ospedale tiranese, che possono annoverarsi rispettivamente fra le prime e le ultime dell'Antamati.

Benché avesse da anni ceduto la sua bottega, non cessò mai di maneggiare i martelli e ancora lascia opere incompiute a testimoniare una passione che neppure la perdita parziale della vista che lo ha afflitto negli ultimi anni ha potuto domare.

Fu celebre anche un suo carro dedicato alla nota maschera tiranese del Prode Anselmo con cui partecipò, negli anni Cinquanta, ad una edizione del Settembre Valtellinese e molti ricordano gustosi aneddoti sulle avventure del suo antico sodalizio con il tenore Giuseppe Di Stefano ai tempi dell'internamento in Svizzera durante l'ultima guerra.

Tirano perde con lui un personaggio fantasioso, ricco di iniziativa e di senso civico, che con la propria attività ha avuto un ruolo rilevante in campo provinciale.

*(Bruno Ciapponi Landi) Promotore e curatore di studi, pubblicazioni, mostre, convegni, rassegne cinematografiche, d'arte e poesia è succeduto a Renzo Sertoli Salis nella direzione del Bollettino della Società Storica Valtellinese della quale è consigliere dal 1970 e attualmente vice presidente. Studioso di demo - antropologia e di storia locale ha diretto il Museo Etnografico Tiranese di Madonna di Tirano che ha lasciato per accettare l'incarico di Assessore alla Cultura dello stesso Comune. Dal 1996 è Art director della rivista “Contract”.