CRITICA

da “Il Tiranese”: trimestrale d'informazione, arte  e storia della cultura retica e alpina -  marzo 1976

TIRANO (INTER AMNES)

di Renzo Sertoli Salis*

Tirano «inter amnes », cioè Tirano tra i fiumi, anche se l'etimologia del nome, a differenza di Teramo, non è, come ormai si sa, appunto quella. Ma sosta tra i fiumi, per il viaggiatore sentimentale, perchè tra il Poschiavino e l'ahimè non più sonante Adda.

Chi, da Sondrio, giunga a Tirano incontra per prima cosa il celebre Santuario Mariano, (...)

Più sopra, a mezza montagna, occhieggia la chiesetta e soprattutto il campaniletto di Santa Perpetua (...)

(...) dopo la sacrale visita che i custodi del Santuario hanno illustrato ed illustrano con dovizia, converrà passare dalla Tirano rinascimentale e barocca di Madonna a quella moderna lungo l'alberato Viale Italia che viene incontro sorridente ed aperto al visitatore. (...)

Lungo l'accennato bel viale fiancheggiato dai pioppi che il pittore tiranese Luigi Bracchi più volte dipinse, un tempo si faceva sosta - fino circa un lustro fa - nella bottega artigiana, che ora non è più, di Renzo Antamati.

Biglietto da visita

Nel solco dei Maestri Comancini e Campionesi è sulla tradizione retica al di qua e al di là delle Alpi che s'è innestata l'arte  artigiana dell' Antamati, da un lato col dare spicco alla sua Tirano e dall'altra col fissare in questo o in quell'edificio tiranese alcuni salienti episodi della storia del borgo: così col cuprico pannello posto sull'ingresso della casa dei custodi del Santuario e riproducente l' apparizione della Madonna, così con altri episodi mariani affidati a un rilievo sulla porticina di accesso esterno sul campanile, così ancora,  infine, con l'immagine della Pesca Miracolosa che abbellisce la facciata della Casa parrocchiale nell'antico borgo.  Mette conto di ricordare che qui, voglio dire in questo pannello, il pescatore in basso a destra della  composizione nell'atto di tirare le reti, è l'autoritratto dell'Antamati. Particolare colto e gentile alla maniera dei nostri artisti rinascimentali, i quali non per albagia o per presunzione firmavano spesso in codesto modo, ma per dare certezza storica e riferimento critico ai posteri. (...)

* Renzo Sertoli Salis, già docente di Diritto nell'Università Statale di Milano e alla Bocconi, membro di alcune accademie di scienze e lettere italiane, presidente emerito della Società Storica Valtellinese, autore di una produzione scientifica e letteraria che spazia dal diritto alla politica internazionale, dalla bibliografia alla filologia, dalla poesia epigrammatica alla storia.