IL RICORDO |
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RADIO
SONDRIO
IN MEMORIA DI RENZO ANTAMATI
Testimonianza
di Giuseppe Mambretti* |
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E’ morto recentemente Renzo Antamati, aveva 86
anni. Così al dolore per la dipartita di
una persona che avevamo potuto apprezzare c’è da unire
quello che deriva dalla perdita, e non sappiamo quanto irrimediabile, del suo
modo di creare con bulino, martello, fuoco e metallo. Oggetti risaputi, frutti
di una tradizione di cui si è perduta la memoria, ma soprattutto opere che erano
il suo modo di vedere gli avvenimenti, di riraccontarli
o addirittura di cavarli fuori dal Vangelo piuttosto
che dalla storia o dalla leggenda, colpo su colpo.
Mastro Antamati ha sempre plasmato il rame rifacendo
visi ed episodi che lo hanno reso celebre, come se il metallo fosse plastilina
o creta, cioè senza fatica. Ha avuto una scuola, ha insegnato la sua arte, ma,
come altri che hanno lasciato un segno in quel mondo che sta scomparendo e che
ha profonde radici artigiane sublimate qualche volta
dall’estro dell’artista, non ha mai trovato, ci pare di ricordare, qualcuno che
riuscisse a fare sua per intero, assieme alla tecnica, anche la forza
interpretativa.
Ricordiamo anni fa, parecchi a dire il vero, che
questo era il suo cruccio anche se dalla sua bottega
qualcuno era sortito, bravo, ed è dir poco, nel maneggiare il bulino. Non sappiamo se questo
suo erede l’abbia trovato, speriamo di sì. Assieme alla sua opera ed alla sua
memoria resterebbe a questa sua Valle il seme per tenere viva una tradizione
artistica che temiamo destinata a sparire con lui.
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