IL RICORDO

RADIO  SONDRIO

 

IN MEMORIA DI RENZO ANTAMATI

 

Testimonianza di Giuseppe Mambretti* trasmessa il 29/3/1986

 

 

 

Renzo Antamati

in un disegno di G. Pola

E’ morto recentemente Renzo Antamati, aveva 86 anni.  Così al dolore per la dipartita di una persona che avevamo potuto apprezzare c’è da unire quello che deriva dalla perdita, e non sappiamo quanto irrimediabile, del suo modo di creare con bulino, martello, fuoco e metallo. Oggetti risaputi, frutti di una tradizione di cui si è perduta la memoria, ma soprattutto opere che erano il suo modo di vedere gli avvenimenti, di riraccontarli o addirittura di cavarli fuori dal Vangelo piuttosto che dalla storia o dalla leggenda, colpo su colpo.

Mastro Antamati ha sempre plasmato il rame rifacendo visi ed episodi che lo hanno reso celebre, come se il metallo fosse plastilina o creta, cioè senza fatica. Ha avuto una scuola, ha insegnato la sua arte, ma, come altri che hanno lasciato un segno in quel mondo che sta scomparendo e che ha profonde radici artigiane sublimate qualche volta dall’estro dell’artista, non ha mai trovato, ci pare di ricordare, qualcuno che riuscisse a fare sua per intero, assieme alla tecnica, anche la forza interpretativa.

Ricordiamo anni fa, parecchi a dire il vero, che questo era il suo cruccio anche se dalla sua bottega qualcuno era sortito, bravo, ed è dir poco, nel   maneggiare il bulino. Non sappiamo se questo suo erede l’abbia trovato, speriamo di sì. Assieme alla sua opera ed alla sua memoria resterebbe a questa sua Valle il seme per tenere viva una tradizione artistica che temiamo destinata a sparire con lui.

 *Giuseppe Mambretti (1937-1989)   giornalista professionista, collaboratore  di diverse testate nazionali (tra cui Il Giornale), e locali ( L’eco delle Valli  e Il Corriere della Valtellina del quale è stato direttore), oltre che di radio e televisioni della Provincia di Sondrio