"Eco delle Valli" -
Settimanale
indipendente della provincia di Sondrio -1955
Concorso alla televisione
In
cambio del ferro battuto in dono un ritratto a mosaico
La trovata originale del tiranese Antamati che
ha ottenuto un inatteso successo
(Primo
classificato al concorso nazionale indetto dalla RAI -TV, ndr)
Un nostro artigiano-artista ha
avuto la sorpresa molto gradita di vedersi classificare
primo in un concorso di "originalità" bandito dalla R.A.I. tra i
telespettatori.
Renzo Antamati il noto tiranese
artista del ferro battuto è un appassionato di bizzarrie ma
finora. si poteva pensare che le sue trovate avessero un valore
limitato all'ambiente locale e che appena uscite di provincia
sarebbero subito state subissate da chissà quali altre ingegnose
idee in circolazione.
Capita invece, la prima volta
che Antamati si azzarda in un concorso su scala nazionale, che
una sua semplice, quasi ingenua trovata viene accolta
trionfalmente.
Una quindicina di giorni fa
assisteva ad uno spettacolo televisivo in cui veniva presentato
un artista del mosaico che con la miriade di pietruzze colorate
aveva eseguito con maestria un ritratto.
Il "mosaicista" metteva in palio
il suo lavoro fra i telespettatori che avessero saputo
richiederlo in dono nella maniera più originale. Un concorso
cioè tra tutti i possibili ingegnacci capaci di inventare
qualche cosa.
Non è facile un concorso del
genere specialmente, perchè le "trovate" si trovano quando non
si pensa di trovarle e se si va apposta in cerca di qualche cosa
di originale, si finisce di solito in un ginepraio di banalità.
Antamati è uno, però, con molta
fiducia nelle cose semplici, un poco all’antica e pensò che
doveva tentare.
Si mise all' opera e, dopo paio
di giorni, spedì un pacchetto alla RAI. Una di queste sere stava
assistendo alla TV, interessandosi all'esito del concorso con la
vaga speranza di essere almeno menzionato. I concorrenti erano
stati molti, da tutta Italia: chi aveva mandato versi, chi
musica. chi dei pupazzetti animati. Una sequela di trovate, più
o meno gustose che il presentatore andava illustrando
rapidamente.
Alla fine mise in scena la
"originalità" che veniva da
Tirano: un portale in miniatura eseguito in rame battuto,
con le cerniere e il catenaccio in ferro; uno di quei portali di
vecchio stile sobrio e armonioso che, ridotto in formato
tascabile, si prestava a rappresentare il coperchio di un
cofanetto. Tirando il catenaccio e aprendo i due battenti,
appariva una targa su cui l'artista del martelletto e del bulino
aveva scolpito la sua richiesta cimentandosi con ingenui versi:
«D'Alpe artigiano io sono - non
sono incisore ma incido - per chieder con vostra licenza - quel
bel mosaico in dono».
Il presentatore della TV (era
il prof. Cutolo, ndr)
conclude con queste garbate parole: "Ecco signor
Antamati, il mosaico è suo. Non lo dareste anche voi, amici
telespettatori il premio al signor Antamati?"
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